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Neurologia
Traumi cranici e cellule mesenchimali, dove da qui?
Il trauma cranico è una delle principali cause di disabilità a livello mondiale. Tuttavia, nonostante il tentativo di utilizzo di svariati approcci terapeutici (chirurgici, farmacologici e riabilitativo), i risultati terapeutici di questa condizione lasciano ancora molto a desiderare. In questa ottica alcuni ricercatori hanno pubblicato una review che ha analizzato l’utilizzo delle cellule mesenchimali per il trattamento delle lesioni cerebrali dovute a trauma cranici, facendo il punto e analizzando benefici, nuove applicazioni e problematiche. Gli studi a disposizione hanno valutato i meccanismi di azione, il potenziale neuroprotettivo e di modulazione della risposta immune nonché di rigenerazione nervosa e neovascolarizzazione delle cellule mesenchimali e degli esosomi (vescicole nanoscopiche secrete da diversi tipi di cellule che facilitano lo scambio di informazioni tra cellule) il cui uso, combinato con altre terapie e a un miglioramento tecnologico che consente la deposizione delle cellule mesenchimali e degli esosomi dove servono, possono portare a un notevole miglioramento della terapia del trauma cranico.
Zhang Y et al. The application of mesenchymal stem cells in the treatment of traumatic brain injury: mechanisms, results, and problems. Histol Histopathol. 2024:18716.
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Farmacologia clinica dei farmaci anticoagulanti
Marco Moia Centro Emofilia e Trombosi - Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano
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Sintomi del basso apparato urinario dopo chirurgia pelvica: fisiopatologia e trattamento
Enrico Finazzi Agrò - Professore Associato; Cattedra di Urologia, Università di Roma “Tor Vergata”; UOSD Servizio di Urologia Funzionale, Policlinico Tor Vergata; IRCCS Ospedale S. Lucia, Roma
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Fisiologia di apprendimento e memoria
Mariano Pedetti - SerT MVT, AUSL2 dell‘Umbria, Marsciano (PG)