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Neurologia

Inquinamento dell’aria e sviluppo di demenza: esiste una relazione?


È risaputo che l’inquinamento atmosferico rientra tra i fattori di rischio noti per malattie cardiache e respiratorie, ma il suo potenziale coinvolgimento nello sviluppo di deficit cognitivi non era ancora stato chiarito. Per valutare questa ipotesi, un gruppo di ricercatori inglesi ha raccolto dati anamnestici di circa 130.000 pazienti non affetti da demenza che sono stati ricoverati o hanno avuto accesso a 75 Centri medici dislocati nell’area del Greater London. Sulla base del loro indirizzo è stata stimata la loro esposizione annuale agli agenti inquinanti presenti nell’aria. La salute di questi pazienti (età compresa tra 50 e 79 anni) è stata poi monitorata mediamente per 7 anni o fino a una diagnosi di demenza.
Durante il periodo di osservazione, l’1,7% dei soggetti ha sviluppato una qualche forma di deficit cognitivo, inclusa la malattia di Alzheimer. La relazione inquinamento/sviluppo del disturbo è emersa abbastanza chiaramente: all’aumentare dell’esposizione al diossido di azoto, il rischio è risultato incrementare del 40%. Sebbene sia soltanto uno studio osservazionale, con tutti i limiti associati, i risultati sono comunque meritevoli di attenzione e approfondimento.





Iain M Carey, H Ross Anderson, Richard W Atkinson, Sean D Beevers, Derek G Cook, David P Strachan, David Dajnak, John Gulliver, Frank J Kelly. Are noise and air pollution related to the incidence of dementia? A cohort study in London, England. BMJ Open, 2018; 8 (9): e022404 DOI: 10.1136/bmjopen-2018-022404