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Diabetologia
COVID meno grave con alcuni ipoglicemizzanti
Il diabete è una delle comorbidità più significativamente associate alla forma grave della malattia da coronavirus 2019 (COVID-19); i dati dall'inizio della pandemia suggeriscono infatti che le persone con diabete di tipo 2 affrontano il doppio del rischio di morte per COVID-19, nonché un rischio maggiore di necessitare di ricovero in ospedale in terapia intensiva. Uno studio che ha esaminato i dati di 12.446 persone con diabete di tipo 2 che hanno avuto un test positivo per COVID-19 nel 2020 ha evidenziato che coloro che erano stati trattati con alcuni tipi di farmaci per il diabete se la sono cavata meglio di quelli trattati con farmaci diversi. Due classi di farmaci ipoglicemizzanti, in particolare, gli agonisti del recettore del peptide 1 glucagone-simile (GLP1-RA) e gli inibitori del cotrasportatore sodio-glucosio 2 (SGLT2i), si sono associati a risultati migliori nel contesto dell'infezione da COVID-19, con una diminuzione della mortalità totale, delle visite al pronto soccorso e dei ricoveri. La caratterizzazione di queste associazioni potrebbe rivelare strategie di trattamento per migliorare gli outcome in una popolazione ad alto rischio di mortalità affetta da COVID-19.
Kahkoska AR et al. Association Between Glucagon-Like Peptide 1 Receptor Agonist and Sodium–Glucose Cotransporter 2 Inhibitor Use and COVID-19 Outcomes. Diabetes Care 2021 Jun; dc210065. https://doi.org/10.2337/dc21-0065.
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