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Endocrinologia
Più frutta fresca, meno diabete
L’assunzione di frutta, ma non di succhi di frutta, si associa a una minor insorgenza di diabete mellito di tipo 2. È la conclusione raggiunta dai ricercatori della School of Medical and Health Sciences di Perth (Australia) che hanno valutato l’associazione tra la quantità di questo alimento ingerita e la tolleranza al glucosio, la sensibilità all’insulina e l’incidenza di diabete.
In particolare, i parametri considerati erano la quantità complessiva di frutta assunta, il tipo di frutta e la quantità di succo bevuta. Per valutare il relativo impatto sono stati misurati la glicemia a digiuno e a distanza di due ore dal carico di glucosio, e l'indice di HOMA, che permette di individuare il rischio di insulinoresistenza. Si è evidenziato che una dieta sana che comprenda frutta fresca, ma non il succo di frutta, è in grado di ridurre il rischio di diabete di tipo 2; entrano probabilmente in gioco la presenza di fibre solubili, che una volta metabolizzate rilasciano acidi grassi a catena corta modulando il metabolismo glicidico, e i flavonoidi, che hanno proprietà antidiabetiche.
Bondonno NP et al. Associations between fruit intake and risk of diabetes in the AusDiab cohort. J Clin Endocrinol Metab 2021;106(10):e4097-e4108.
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