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Dermatologia e venereologia
Dall’America una proposta per gestire il dolore nelle procedure chirurgiche in dermatologia
Il numero di procedure chirurgiche dermatologiche è più che raddoppiato negli ultimi 20 anni e diverse di queste richiedono il controllo del dolore acuto con anestesia locale o la gestione del dolore postoperatorio. Quando sussistono condizioni di dolore non adeguatamente gestite, infatti, il rischio di bassa soddisfazione e di complicazioni di varia natura è alto. Attualmente non esiste un consenso sull’analgesia durante e dopo l’intervento, poiché spesso i dermatologi non riescono bene a predire l’intensità del dolore del paziente. Per colmare questo gap un gruppo di ricercatori americani dell’Eastern Virginia Medical School ha cercato di proporre un approccio multimodale all’analgesia, finalizzato ad anticipare e mitigare il dolore acuto post operatorio e a ridurre l’uso di narcotici in pazienti sottoposti a procedure dermatologiche.
Tra i punti principali del lavoro dei ricercatori figurano: la necessità di effettuare uno screening per identificare i pazienti ad alto rischio (i rischi sono generati soprattutto dal sito della chirurgia, tipologia della sutura…), utilizzare una scala di controllo del dolore per valutazioni periodiche al basale e dopo l'intervento chirurgico (per esempio Wong Baker Faces pain scale, Numeric Pain Intensity Scale, Visual Analogue Scale, Categorical rating scale) e l’impiego di un consenso informato per il paziente sul dolore postoperatorio acuto e su quanto la gestione possa portare benefici.
Nel lavoro gli autori sottolineano in particolare l’importanza di un’analgesia preventiva, cioè l’impiego di farmaci prima, durante e dopo l’intervento che riducano il dolore e controllino i rischi della procedura. Per questa analgesia possono essere usati antiinfiammatori non steroidei e limitati gli oppioidi che vanno usati come seconda linea di trattamento. Gli autori evidenziano come una singola dose di paracetamolo1 g, ibuprofene 400 mg, diclofenac 50 mg, o etoricoxib 120 mg somministrati immediatamente dopo la chirurgia riducono il dolore post operatorio e il consumo di oppioidi. Tra gli antinfiammatori non steroidei per il dolore lieve-moderato sono consigliati come prima linea di trattamento ketorolac, ibuprofene, naprossene, celecoxib, etoricoxib e acido acetilsalicilico. Gli oppioidi sono stati tradizionalmente utilizzati e consigliati per dolore da moderato a grave, ma in realtà sono spesso utilizzati per il dolore da lieve a moderato. Questi famaci sono comunque consigliati come seconda linea di trattamento per gli effetti collaterali che li accompagnano (nausea, costipazione, depressione respiratoria ecc.). Per il dolore moderato a volte non basta la monoterapia ma servono combinazioni di farmaci e quelle più utilizzate, secondo gli autori, sono: paracetamolo-ossicodone, ibuprofene-idrocodone, paracetamolo-caffeina, o paracetamolo-codeina. In conclusione, vista la numerosità e diversità delle procedure dermatologiche che possono essere accompagnate da dolore di intensità e durata differente è opportuno un approccio multimodale alla sua gestione. Bisogna considerare vari aspetti per scegliere il trattamento più adeguato e soprattutto valutare bene l’intensità del dolore che può dipendere anche da caratteristiche soggettive del paziente.
Glass JS et al. Acute pain management in dermatology: risk assessment and treatment. J Am Acad Dermatol. 2015 Oct;73(4):543-60; quiz 561-2.
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