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Diabetologia
Diabete di tipo 2: una ricerca internazionale svela il quadro dei geni responsabili della malattia
Il diabete di tipo 2 rappresenta una grave minaccia per la salute pubblica globale; i decessi correlati alla malattia continuano ad aumentare di pari passo con le sue complicanze, tra cui cecità, insufficienza renale, infarto, ictus e amputazioni. Le persone affette da diabete di tipo 2, inoltre, presentano un rischio molto più elevato di malattie cardiovascolari in presenza di altri fattori di rischio come fumo, colesterolo alto e ipertensione.
Uno studio clinico condotto su più di 120.000 persone affette da diabete di tipo 2 ha individuato i geni responsabili della patologia, dimostrando che le varianti degli alleli che si ipotizzava avessero un ruolo importante nel processo di malattia, ovvero le meno comuni, in realtà non fossero così rilevanti, mentre i maggiori colpevoli della patologia sono le varianti più comuni, condivise da tutti i pazienti.
L’indagine è stata condotta da più di 300 scienziati provenienti da 22 Paesi e ha coinvolto, tra gli altri: l’University of Michigan School of Public Health, il Wellcome Trust Centre for Human Genetics dell’Università di Oxford, il Broad Institute del MIT e dell’Università di Harvard e il Massachusetts General Hospital.
Il trial, pubblicato recentemente su Nature, ha analizzato i geni di soggetti di cinque diversi gruppi etnici, provenienti da Europa, Asia, Africa e Americhe, risultando il più ampio studio di sequenziamento genetico multietnico pubblicato fino a oggi e consentendo, inoltre, di identificare un nuova variante genica specifica dei pazienti asiatici orientali. Finora la maggior parte degli studi simili aveva coinvolto infatti solo soggetti di origine europea.
Tramite una collaborazione che ha unito due progetti di ricerca, il GoT2D e il T2D-GENES, i ricercatori hanno completato tutto il sequenziamento del genoma di oltre 2.600 persone e il sequenziamento dell’esoma di altre 13.000, integrandoli con la genotipizzazione ‘wide array’ del genoma o dell’esoma di 111.000 soggetti.
L’analisi del DNA di questi individui ha consentito di riconoscere una dozzina di regioni genetiche che ospitano varianti che influenzano il rischio di diabete di tipo 2. La maggior parte di queste sono varianti comuni che si ritrovano in tutte le popolazioni umane ed erano già state identificate in altri studi di associazione ‘genome-wide’.
Entrando nello specifico, il team di scienziati ha identificato una nuova associazione tra diabete tipo 2 e una variante del gene PAX4, presente solo in individui dell’Asia orientale, tra cui Corea, Cina e Singapore. Oltre a questo, i ricercatori hanno anche dimostrato che le varianti del gene TM6SF2, in precedenza correlato alla steatosi epatica, influenzano il rischio di diabete di tipo 2.
Uno degli Autori dello studio, Mark McCarthy del Wellcome Trust for Human Genetics, ha spiegato come “in questo studio siamo riusciti a evidenziare, con una precisione senza precedenti, un certo numero di geni coinvolti direttamente nello sviluppo del diabete”.
Questo mastodontico lavoro dimostra inoltre come, sebbene le varianti rare certamente influenzino il rischio di diabete di tipo 2, quelle comuni condivise tra le popolazioni spieghino la maggior parte del rischio genetico correlato a questa malattia.
Lo studio ha consentito un approfondimento sulla genetica del diabete di tipo 2 che può fornire un utile elemento di confronto nel dibattito, aperto da decenni, sulla possibilità che le differenze genetiche che influenzano la predisposizione a sviluppare malattie come il diabete siano quelle ampiamente condivise all’interno delle popolazioni o quelle rare o uniche, specifiche di un individuo e la sua famiglia.
Fuchsberger C et al. The genetic architecture of type 2 diabetes. Nature. 2016 Aug 4;536(7614):41-7.
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