On Medicine

Anno XVII, Numero 3 - settembre 2023

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FOCUS

Sindrome alfa-gal ovvero allergia alla carne rossa

Redazione On Medicine


La sindrome alfa-gal (alpha-gal syndrome, AGS, conosciuta anche come allergia alla carne rossa, allergia alla carne da zecche e allergia all'alfa-gal) è un tipo di reazione allergica complessa e potenzialmente letale, caratterizzata dallo sviluppo di anticorpi IgE specifici contro il galattosio-alfa-1,3-galattosio (alfa-gal, appunto; Fig. 1). Noto da tempo come barriera agli xenotrapianti nell'uomo, l'alfa-gal è un oligosaccaride presente nei mammiferi non primati, dove viene espresso sulla superficie di glicolipidi e glicoproteine; per una mutazione genetica con vantaggio evoluzionistico verso la protezione da patogeni, l'alfa-gal non è invece espresso nei mammiferi primati (uomo e scimmie del Vecchio Mondo), nei quali viene quindi riconosciuto come non-self.


Figura 1. Struttura chimica del galattosio-alfa-1,3-galattosio (C12H22O11), comunemente noto come alfa-gal (Da PubChem - https://pubchem.ncbi.nlm.nih.gov/compound/16219440)


Caratteristiche


L'AGS è la prima allergia alimentare nota a essere associata a un carboidrato e non a una proteina. Aspetto peculiare dell'AGS è che la sensibilizzazione al carboidrato avviene attraverso il morso di una zecca, mentre i sintomi sono scatenati da una successiva esposizione alla molecola allergenica attraverso l'ingestione di carne rossa (ad es. manzo, maiale, cavallo, cervo, agnello), ma anche ai suoi derivati, come insaccati, gelatina, latte e latticini, nonché a prodotti o farmaci preparati utilizzando cellule e tessuti di mammiferi non primati; nei soggetti sensibilizzati la sindrome può verificarsi anche per l'esposizione a farmaci contenenti alfa-gal, come l'anticorpo monoclonale antitumorale cetuximab. L'esatto meccanismo patogenetico che intercorre tra il morso di zecca, l’inoculazione attraverso la saliva dell'animale dell’alfa-gal nell’uomo, la produzione di IgE specifiche (sIgE-α-gal) e la successiva reazione allergica non è stato ancora del tutto delineato, così come è peraltro ancora poco chiaro il modo in cui l’alfa-gal entri nella zecca.
Altra caratteristica dell'AGS è la tempistica di comparsa della reazione allergica. Rispetto ad altre allergie alimentari, l'AGS da carne rossa si distingue infatti per un'insorgenza tardiva della sintomatologia, in genere da 3 a 6 ore dopo l'ingestione dell'alimento; si ritiene che questo "ritardo" possa essere dovuto al lento assorbimento intestinale dei lipidi ai quali alfa-gal è legata sotto forma di glicolipidi. Nel caso di ADS da farmaci, invece, l'ipersensibilità e la reazione allergica sono immediate.

Manifestazioni cliniche


Le manifestazioni cliniche dell'AGS presentano un'ampia variabilità inter- e intraindividuale. I sintomi possono essere relativamente lievi, come prurito e orticaria, ma si possono avere anche angioedema, crampi addominali, nausea, vomito, calo pressorio importante, vertigini e, nei casi più gravi, anafilassi; spesso, la reazione è accompagnata da difficoltà respiratorie, il che rende l'AGS particolarmente pericolosa per i soggetti asmatici. Va tuttavia anche sottolineato che molte persone sensibilizzate all'alfa-gal sono asintomatiche o non manifestano sintomi a ogni esposizione alla carne rossa di mammiferi non primati.
Il gruppo sanguigno B/AB sembra essere un fattore protettivo contro l'AGS; diversi studi hanno infatti evi¬denziato come i soggetti con gruppo B o AB siano sot¬torappresentati nelle casistiche di pazienti con AGS e producano anche meno sIgE-α-gal rispetto a soggetti di gruppi ematici non-B.

Aspetti epidemiologici


Identificata per la prima volta in modo formale nel 2002 negli Stati Uniti da Thomas Platts-Mill e poi indipendentemente da Sheryl van Nunen in Australia nel 2007, la presenza dell'AGS è stata a oggi confermata in 17 paesi di tutti i continenti. Se negli USA dipende dal morso dell'Ambliomma americanum, in Europa il vettore responsabile è la zecca dei boschi, o Ixodes ricinus (Fig. 2). In Italia, Ixodes ricinus è molto diffusa nel Triveneto e in diverse aree rurali e urbane del Settentrione; i cambiamenti climatici, con l’innalzamento delle temperature degli ultimi anni, ne stanno però favorendo la propagazione anche al Sud.


Figura 2. Ixodes ricinus o zecca dei boschi


Fino a qualche anno fa in Italia erano stati segnalati solo casi anedottici di AGS. Nel 2017, tuttavia, l'Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri (AAITO) ha condotto una survey con l'obiettivo di determinare la presenza e la distribuzione, le caratteristiche e le manifestazioni cliniche della sindrome nel nostro Paese. Circa 50 casi di AGS sono stati complessivamente descritti dai medici partecipanti all'indagine, la maggior parte nel Nord Italia. Di rilievo il fatto che spesso i pazienti non ricordavano di essere stati morsi da una zecca: quasi l'80% dei pazienti con allergia a cetuximab e quasi il 30% di quelli con allergia alla carne rossa. Il consumo di carne di manzo è risultato il fattore alimentare scatenante principale (75% dei casi). I pazienti con allergia alla carne si presentavano con orticaria nel 65% dei casi (il sintomo più comune), angioedema nel 2,5%, segni e sintomi gastrointestinali nel 20% e anafilassi nel 12,5%.

Diagnosi


L'AGS è difficile da diagnosticare anche per un medico esperto ed è probabile che molti casi non siano ancora identificati in modo corretto e vengano classificati come forme idiopatiche.
L'allergia ad alfa-gal andrebbe sospettata nei casi in cui non risulti evidente dall'anamnesi la presenza di un allergene chiaramente associato ai sintomi allergici e in tutti i soggetti che riferiscono pregressi morsi di zecca o provengono da zone in cui sono presenti zecche in forma endemica. I test cutanei con estratti di carne di maiale o di manzo si sono rivelati inaffidabili nella diagnosi dell'AGS. La maggior parte degli allergologi si affida a un esame ematico per la determinazione delle sIgE-α-gal e del rapporto tra sIgE-α-gal e IgE totali. Per discriminare i soggetti sensibilizzati da quelli allergici sintomatici sembra possa essere utile il test di attivazione dei basofili.

Gestione


Allo stato attuale è possibile trattare i sintomi di questa forma di allergia, ma non vi è né una cura né un vaccino.
La gestione del paziente con AGS prevede la raccomandazione di evitare l'assunzione di carne rossa e interiora e, se necessario, di altri prodotti derivati dai mammiferi. Per quanto possibile, devono anche essere evitati ulteriori morsi di zecca, che potrebbero determinare un aumento del titolo delle sIgE-α-gal e il rischio di sviluppare reazioni allergiche anche ad alimenti prima tollerati; soprattutto in caso di residenza o frequentazione per svago o lavoro di aree ad alta presenza di zecche, al paziente e ai suoi familiari andrebbero date istruzioni sul vestiario da utilizzare, sui prodotti repellenti e sul riconoscimento e la rapida rimozione della zecca in caso di morso.
Se nonostante queste precauzioni si ha comunque una reazione allergica, l'epinefrina è il trattamento di prima linea per l'anafilassi; per i sintomi più lievi possono essere sufficienti antistaminici da banco e corticosteroidi.
Infine, una buona notizia: fortunatamente l'AGS non sembra essere permanente e, se il soggetto non viene morso da un'altra zecca, spesso l'allergia si risolve in 4-5 anni o anche meno.

Bibliografia di riferimento e approfondimento

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  • Commins SP et al. The relevance of tick bites to the production of IgE antibodies to the mammalian oligosaccharide galactose-α-1,3-galactose. J Allergy Clin Immunol 2011; 127(5):1286-93.e6
  • Piscopo A. La sindrome alpha-Gal, allergia tardiva da consumo di carni rosse. Argomenti (Rivista SIVeMP) 2018; 3:75-80
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  • Reddy S et al. Alpha-gal syndrome: A review for the dermatologist. J Am Acad Dermatol 2023; S0190-9622(23)00758-2
  • Sapuppo A. Quella fetta di carne rossa "di troppo": l'allergia ad alfa-gal. Contributi Educazioni SIAIP, Febbraio 2022
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  • van Nunen S. Tick-induced allergies: mammalian meat allergy, tick anaphylaxis and their significance. Asia Pac Allergy 2015; 5(1):3-16
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