APPROFONDIMENTI
Reflusso gastroesofageo: delle linee guida per una gestione efficace
Redazione On Medicine
Eziopatogenesi
Nei casi in cui questi disturbi si manifestano frequentemente e causano un disagio tale da influenzare negativamente la qualità di vita, si parla di “malattia da reflusso gastroesofageo” (GERD) nella quale si può assistere alla comparsa di lesioni della mucosa esofagea dovute alla progressiva azione erosiva svolta dal passaggio dei contenuti gastrici acidi.
Gestione del reflusso gastroesofageo
L’American Gastroenterological Association (AGA) ha recentemente emanato una serie di indicazioni pratiche di best practice gestionale dei pazienti affetti dalla patologia o sospettati di esserlo, stilate sulla base di evidenze tratte dalla letteratura pubblicata sull’argomento e dall’opinione di esperti.
L’AGA esorta i gastroenterologi a tenere alta l’attenzione sulle potenziali manifestazioni di GERD che possono comprendere, tra l’altro, laringite, tosse cronica, asma ed erosioni dentali.
Queste considerazioni spiegano l’importanza di prevedere una gestione multidisciplinare del disturbo, così da evidenziare l’eventuale coinvolgimento di altri organi e apparati e risalire alla causa che origina i disturbi lamentati dal paziente.
Al momento non è ancora disponibile un iter diagnostico univoco per identificare il GERD e quantificare l’impatto della patologia sulle condizioni del paziente. Sta al medico valutare il quadro clinico nel suo insieme e la risposta alla terapia impostata.
I risultati dei test diagnostici per il reflusso prima dell’inizio della terapia devono essere presi come punto di riferimento soprattutto nei pazienti con manifestazioni extraesofagee non accompagnate dai sintomi tipici della patologia.
Il miglioramento dei sintomi del reflusso durante la terapia farmacologia può derivare da meccanismi di azione diversi dalla soppressione acida e non deve essere considerato una conferma di GERD.
Nei pazienti con sospetta manifestazione extraesofagea di GERD che hanno fallito una prova (fino a 12 settimane) di terapia farmacologica, si dovrebbe prendere in considerazione test oggettivi per reflusso patologico.
I test iniziali per valutare il reflusso devono essere adattati alla presentazione clinica dei pazienti e possono includere l'endoscopia superiore e studi ambulatoriali di monitoraggio del reflusso. Possono essere presi in considerazione per coloro con una diagnosi obiettiva stabilita di GERD che non rispondono alla terapia farmacologica.
Metodi di trattamento alternativi alla terapia farmacologica, come le modifiche dello stile di vita, i dispositivi esterni di compressione dello sfintere esofageo superiore, la terapia cognitivo-comportamentale, possono svolgere un ruolo nella gestione dei sintomi del reflusso gastroesofageo.
Il processo decisionale dovrebbe sempre essere condiviso con il paziente, soprattutto quando tutti gli interventi gestionali non hanno portato a miglioramenti significativi e prima di prendere in considerazione di inviarlo alla chirurgia anti-reflusso.
Gestione chirurgica del reflusso gastroesofageo e tecniche alternative
La procedura chirurgica più usata e la cosiddetta “fundoplicatio secondo Nissen” che viene eseguita in laparoscopia e ha lo scopo di restringere la valvola situata all'estremità inferiore dell’esofago, impedendo così la risalita del contenuto gastrico.
Negli ultimi anni sono state sviluppate nuove tecniche endoscopiche (endosutura ed endoplicatura, termocoagulazione via radiofrequenza, iniezione di sostanze varie) per la cura del GERD. Si tratta di tecniche che devono essere applicate in centri con riconosciuta esperienza specifica e non ancora valutate relativamente agli effetti a lungo termine.
Bibliografia di riferimento
- ISSalute. Reflusso gastroesofageo. https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/r/reflusso-gastroesofageo (ultimo accesso 3 agosto 2023).
- Chen JW et al. AGA Clinical Practice Update on the Diagnosis and Management of Extraesophageal Gastroesophageal Reflux Disease: Expert Review. Clin Gastroenterol Hepatol 2023;21(6):1414-21.e3.
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