FOCUS
ESERCIZIO A RESISTENZA ELASTICA E FUNZIONE MOTORIA
L’esercizio a resistenza elastica è un metodo riabilitativo e di training di provata efficacia che prevede il potenziamento delle capacità muscolari dell’individuo. Presentiamo un ciclo di contributi proposti da fisioterapisti che illustrano le premesse teoriche di questa pratica e alcuni ambiti di applicazione.
Parte 1. Princìpi e applicazioni
Col passare del tempo, i tubi di gomma e le camere d’aria sono stati sostituiti da materiali sempre più evoluti e specifici, fino alle bande in lattice di oggi, più precise in termini di restituzione di forza. Inizialmente la resistenza elastica è stata utilizzata nel mondo del fitness, per poi diffondersi, negli anni novanta e duemila, anche in ambito riabilitativo, sia in programmi di prevenzione degli infortuni, sia in programmi di ricondizionamento fisico dopo interventi chirurgici o infortuni.
Negli ultimi anni, l’attenzione sempre più concreta al benessere fisico ha portato in auge l’utilizzo degli elastici anche nelle più comuni palestre cittadine, in esercizi di tipo funzionale, sia in programmi specifici, sia in associazione a macchinari isotonici o con i pesi liberi.
PROPRIETÀ DI BANDE E TUBING ELASTICI
Gli elastici sono in grado di fornire una resistenza crescente proporzionale alla percentuale di allungamento cui sono sottoposti, con aumenti prevedibili, eccezion fatta per le fasi iniziali e finali di allungamento, in cui la proporzionalità risulta meno lineare.
RINFORZO MUSCOLARE
Arto superiore
Distretto lombo-pelvico
Ginocchio
L’esercizio a resistenza elastica ben si indirizza alle patologie articolari di ginocchio, siano esse degenerative o da sovraccarico; contestualmente alle cure farmacologiche e a una modificazione dello stile di vita, un attento programma di rinforzo dell’intero arto inferiore può aiutare il paziente a stare meglio, posticipando o addirittura evitando interventi chirurgici di sostituzione protesica. Questa modalità di esercizio può rappresentare un ausilio importante anche in seguito ad eventi traumatici. Le distorsioni di questa articolazione sono infatti abbastanza frequenti in coloro che praticano calcio, pallavolo, basket, sci a svariati livelli; ma capita anche spesso di vedere pazienti che incorrono in infortuni a seguito di incidenti domestici o della strada.
Caviglia
Questo tipo di infortunio può diventare estremamente disabilitante, determinando una netta restrizione delle attività lavorative o ricreazionali/sportive a causa della comparsa di dolore persistente, sensazione di debolezza, precoce affaticabilità o addirittura sensazione di instabilità della caviglia, con conseguente deficit di equilibrio globale e maggiori probabilità di andare incontro a recidive. Diventa pertanto fondamentale una corretta riabilitazione del paziente che ha subito una distorsione di caviglia già dal primo episodio, al fine di scongiurare l’instaurarsi di quadri denominati cronic ankle instability (CAI). Anche in questo caso la resistenza elastica si è dimostrata utile in diverse modalità di esercizio, non solo nel reclutamento/rinforzo della muscolatura della gamba, ma anche nell’esecuzione di esercizi proporiocettivi statici e dinamici.
STRETCHING E AUMENTO DELLA FLESSIBILITÀ
Ramon Cavallin
Fisioterapista, libero professionista, Milano
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Marco Moia Centro Emofilia e Trombosi - Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano
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Enrico Finazzi Agrò - Professore Associato; Cattedra di Urologia, Università di Roma “Tor Vergata”; UOSD Servizio di Urologia Funzionale, Policlinico Tor Vergata; IRCCS Ospedale S. Lucia, Roma
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