FOCUS
Un problema comune: il neuroma di Morton
Redazione On Medicine
Il neuroma di Morton, noto anche come neuroma interdigitale, è una malattia caratterizzata dal manifestarsi di un dolore di tipo neuropatico ed è correlata all'aumento di volume di uno dei nervi situati tra le dita del piede, più comunemente il terzo nervo digitale; può colpire un piede o anche entrambi. È la seconda neuropatia compressiva più comune dopo la sindrome del tunnel carpale e si manifesta di solito dopo i 45 anni di età.
Con il passare del tempo intorno al nervo interessato si forma del tessuto fibroso che lo comprime, causando la comparsa di un bruciore intenso alla base delle dita e della sensazione di avere un piccolo sasso sotto al piede o all’interno della scarpa.
Istologicamente il neuroma di Morton non è né un nodulo né un tumore, ma un processo fibrotico epineurale e perineurale associato a una diminuzione della mielinizzazione. Le cause non sono state chiarite; sono però stati identificati dei fattori che ne favoriscono lo sviluppo, quali calzature non adeguate, tacchi alti, alluce valgo, piede piatto o cavo.
Con il passare del tempo intorno al nervo interessato si forma del tessuto fibroso che lo comprime, causando la comparsa di un bruciore intenso alla base delle dita e della sensazione di avere un piccolo sasso sotto al piede o all’interno della scarpa.
Istologicamente il neuroma di Morton non è né un nodulo né un tumore, ma un processo fibrotico epineurale e perineurale associato a una diminuzione della mielinizzazione. Le cause non sono state chiarite; sono però stati identificati dei fattori che ne favoriscono lo sviluppo, quali calzature non adeguate, tacchi alti, alluce valgo, piede piatto o cavo.
Presentazione clinica
Il neuroma di Morton si associa a un dolore urente sulla faccia plantare del piede, che può accompagnarsi a intorpidimento e sensazioni di scosse elettriche nelle dita; il dolore può irradiarsi alle dita adiacenti a quello interessato. Il dolore può esacerbarsi quando si comprime lo spazio interessato e può essere scatenato dall’uso di scarpe strette o tacchi alti.
Diagnosi
La diagnosi di solito si basa sull'anamnesi e l'esame obiettivo. L'esame diagnostico di elezione è rappresentato dall’ecografia, che identifica una massa ipoecogena nelle teste metatarsali; in alcuni casi può essere dirimente il ricorso alla risonanza magnetica.
Trattamento
I trattamenti conservativi iniziali per il neuroma di Morton prevedono di indossare scarpe a pianta larga e ammortizzate e il ricorso a plantari su misura. Le scarpe con il tacco alto dovrebbero essere evitate.
In uno studio randomizzato, in doppio cieco, 72 partecipanti sono stati assegnati a ricevere plantari su misura (con supporto per l'arco longitudinale e supporto appena dietro le teste metatarsali) o solette piatte non personalizzate, e poi rivalutati per il dolore da deambulazione sulla base di una scala analogica visiva. Dopo 24 mesi, quelli che avevano utilizzato plantari su misura hanno sperimentato un maggiore sollievo dal dolore rispetto al basale rispetto a coloro che avevano usato le semplici solette.
L'infiltrazione con corticosteroidi può fornire una riduzione del dolore a breve termine (da 1 settimana a 3 mesi), maggiore rispetto a quella conseguente a infiltrazione con anestetici locali.
Quando questi trattamenti non danno risultati positivi, può essere necessario ricorrere a un intervento chirurgico, che consiste solitamente nella rimozione del nervo interdigitale comune (nevrectomia) e può consentire una riduzione del dolore di oltre il 95% (misurata dal punteggio VAS).
La nevrectomia può tuttavia associarsi a complicanze chirurgiche, come la formazione di neuromi all'estremità del nervo reciso (3%-8%), che possono causare dolore persistente alla pianta dell'avampiede.
In uno studio randomizzato, in doppio cieco, 72 partecipanti sono stati assegnati a ricevere plantari su misura (con supporto per l'arco longitudinale e supporto appena dietro le teste metatarsali) o solette piatte non personalizzate, e poi rivalutati per il dolore da deambulazione sulla base di una scala analogica visiva. Dopo 24 mesi, quelli che avevano utilizzato plantari su misura hanno sperimentato un maggiore sollievo dal dolore rispetto al basale rispetto a coloro che avevano usato le semplici solette.
L'infiltrazione con corticosteroidi può fornire una riduzione del dolore a breve termine (da 1 settimana a 3 mesi), maggiore rispetto a quella conseguente a infiltrazione con anestetici locali.
Quando questi trattamenti non danno risultati positivi, può essere necessario ricorrere a un intervento chirurgico, che consiste solitamente nella rimozione del nervo interdigitale comune (nevrectomia) e può consentire una riduzione del dolore di oltre il 95% (misurata dal punteggio VAS).
La nevrectomia può tuttavia associarsi a complicanze chirurgiche, come la formazione di neuromi all'estremità del nervo reciso (3%-8%), che possono causare dolore persistente alla pianta dell'avampiede.
Bibliografia di riferimento
- Cooper MT. Common painful foot and ankle conditions: a review. JAMA 2023;330(23):2285-94.
- ISSalute. Dolore al piede. www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/d/dolore-al-piede
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Marco Moia Centro Emofilia e Trombosi - Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano
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Enrico Finazzi Agrò - Professore Associato; Cattedra di Urologia, Università di Roma “Tor Vergata”; UOSD Servizio di Urologia Funzionale, Policlinico Tor Vergata; IRCCS Ospedale S. Lucia, Roma
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